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  • 22-08-2014

    Un Europeo di Leoni: ritorno nella savana


     

     

    La Mens Open schierata ad iniziare la festa finale. Alla fine non ci sarà scampo per gli avversari

    La Mens Open schierata ad iniziare la festa finale.
    Alla fine non ci sarà scampo per gli avversari

    Ci sono molte cose positive nel non giocare l’ultima giornata degli Europei:

    1. per tutta la giornata il tempo è stato molto, troppo variabile e, dopo 3 giorni di sole (casualmente quando giocavamo noi ma si sa “il sole bacia i belli…”), il tipico meteo british si è abbattuto su Swansea.
    2. le tue divise non puzzano di sudore appena versato quindi è più facile scambiarle con le altre nazionali.
    3. puoi mangiare e bere già dalla mattinata senza ritegno.
    4. mantieni più facilmente la concentrazione e le energie per l’evento più importante di tutto l’Europeo: il party serale!
    5. inizi a girare per i campi in cerca della “fauna” da cacciare durante la festa.

    Ok, forse era meglio vincere una partita, giocare la domenica e bla bla bla. Ma una squadra deve sapersi riadattare alle situazioni no? Ecco allora spuntare la Mens, un gruppo di belve affamate pronte ad attaccare ogni preda: così vedi una parte della squadra tutti che gira in ogni tenda per scambiare qualunque cosa abbia in valigia; altri entrano nelle tende ma non per chiede abbigliamento ma contatti FB, twitter o numeri telefonici; alcuni vedono qualche partita con una birretta in mano. La giornata prosegue in questo modo fino alla festa finale dove la squadra mostra con orgoglio la “divisa” serale creata da l’Artista e la nostra fashion styling Valentina. Si fa festa: siamo in prima fila a ballare, a cantare, a bere, a fare cangnara. Insomma siamo la Mens! E non ce ne frega niente di tutte quelle voci che ci stanno dietro, alquanto sterili per la crescita di questa squadra, ma che comunque hanno colpito in pieno il cuore di chi ha creduto in questi ragazzi! Solo una cosa vorremmo dire: questi ragazzi hanno un curriculum touchistico alquanto limitato e di certo non hanno bisogno di critiche, alle volte pesanti, ma di consigli di chi ha esperienze ben più lunghe. Hanno bisogno di essere coltivati e non strappati dai campi! Di certo non siamo stati con il fucile puntato nelle serate a Swansea, forse dovevamo, ma abbiamo preferito fidarci dei nostri giocatori: infatti nessuno è stato male per sbronze o altro e i ragazzi hanno voluto solo divertirsi. Loro sono così, senza effetti dovuti dall’alcool, anche perché molti di loro (e guarda caso i più effervescenti) non hanno quasi mai bevuto! Questo perché una delle cattiverie verteva su questo argomento! E non importa se domani torneremo nella savana un po’ abbattuti dai risultati e dalle sconfitte perchè un detto dice se qualcosa non ti uccide, ti renderà più forte. E di noi non è morto nessuno …

    “Ci sono pensieri che possono dare felicità, come la presenza di certe persone, anime belle, dal cuore forse un po’ ferito, ma che dona sempre tanto amore. Sono presenze che ci rendono felici di averle conosciute e queste presenze siete voi: grazie per la vostra presenza Men!”

    Ciao a tutti e un sorriso

    Valentina e Diego

    ps: con ringraziamenti a chi ci ha supportato, a chi non ci ha supportato, ad Alessia per il suo lavoro immenso e per una splendida condotta nella festa finale, a Leonardo, a Giovanni che ha pubblicato questi scempi, agli organi di Italia Touch che ci hanno permesso di essere qui, a Omar capo spedizione, a Rosi sempre e ovunque, ad ognuno dei nostri ragazzi: Andrea “Justin Time” Corcetto, Andrea “Gola” Golinelli, James Hebble “Orns” Kay, Michel “Mich” Rojat, Loris “El Mariachi” Rapetti, Gigi “Er Talebano” Sterpone, Stefano “Sam” Berra, Marco “Backnbauer” Bacchetti, Tommaso “O’fenomeno” Cerutti, Antonio “Totò” Costanza, Marco Valerio “Marcova” Battaglia, Federico “Pattaya” Colombo, Jacopo “Jack” Di Stefano, Cristian “Spado” Spadoni, Gigi “Jiji” Faiella, Mauro “l’Imperatore” Farina