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  • 26-06-2011

    Ultima giornata dei mondiali di touch 2011 per la nazionale over 40


    Fumata nera, vincono i verdi, ma Asterix perde le penne

    Nonostante tutti i migliori propositi, gli amici irlandesi ce le hanno suonate come fossimo dei bodhran*: 12-3 il finale e poco da spiegare, ci abbiamo provato, messo il cuore ed i polmoni, ma loro sono una signora squadra ed al nostro gioco è mancato nerbo. L’alchimia magica che l’anno scorso ci aveva visto sul podio a Bristol non c’era. Succede, nessuna scusa, ma lavoreremo per rifarci.

    Quindi? Quindi finalina dei poveri per ultimo e penultimo posto contro… la Francia. Partita tirata ma finalmente corretta su entrambi i fronti, con loro più solidi rispetto al primo incontro e noi che volevamo assolutamente riscattarci. I tempi regolamentari finiscono 2-2, drop off e sul 4 contro 4 finalmente marchiamo la meta della vittoria.
    In palio c’era veramente poco, ma è una liberazione finire con una vittoria, portata via sui gomiti e sulle ginocchia dopo 4 giorni di gare.

    I francesi in fuga soverchiati nella pugna dagli italici eroi

    Domani ci sarà forse tempo per qualche considerazione in più e riflettere sigli errori, che sicuramente ci sono stati, ma ora godiamoci il momento. A rischio di essere ripetitivo, per chi c’è stato ha significato vedere in azione i migliori al mondo e confrontarsi con loro. Nonostante tutto, questa è un’esperienza che io ed i miei compagni rifaremmo e che auguriamo a chiunque di ripetere.

    E se non vi fidate di me, fidatevi del Lisca

    Prima di lasciare il campo, tutti dai nostri vicini di box irlandesi a bere una birra e scambiarci le maglie (ma anche qualsiasi altro indumento). Come l’anno scorso è scattato un gemellaggio spontaneo, ed ancora, ma quest’anno contiamo di farlo sul serio, ci siamo ripromessi di incontrarci a Dublino o qui da noi. E come ha giustamente detto qualcuno di loro, dopo una partita si potrà finalmente bere, mica come qua che abbiamo tirato quattro giorni prima di bagnarci il becco.

    Qui non ho capito cosa cantano, ma sembrano contenti  gli irishmen.

    Alla fine, il miglior testimone è il Merchiu -bandiga gentiluomo– confuso e felice a fine giornata (giuro che non è sbronzo).

    E’ ancora, nonostante tutto, la canzone del giorno è perfect day, anche solo per l’atmosfera che si respirava guardando i campi che si svuotavano, i prati verdi, il sole e le nuvole rosate al tramonto, i gabbiani e per un’emozione che nessun video o foto potranno mai raccontare.

    Domani ultime partite finali, ultimi scambi di maglie, party finale.

     

    *tamburo in pelle tipicamente usato nel folk irlandese